21 Giugno 2024

Solstizio d’estate

In Angeli primo amore, un dipinto di Osvaldo Licini del 1955, due angeli (uno di aspetto maschile, l’altro femminile) volano nel cielo tenendosi per mano.

L’unione tra il maschile e il femminile trova una corrispondenza in un’altra coppia di opposti – il sole e la luna – rappresentata nella parte bassa del dipinto (1).

 

Osvaldo Licini, Angeli primo amore, 1955

 

Il ricongiungimento degli opposti, in alchimia, è un presupposto necessario per giungere alla “spiritualizzazione” della materia.

Ebbene, questi due angeli che risalgono (dopo la caduta)  sembrano suggerire l’idea di una materia finalmente spiritualizzata.

Gioacchino da Fiore (1130-1202), abate e teologo calabrese che, secondo me, ha rappresentato un riferimento importante per Licini (2), aveva profetizzato l’avvento di un’età dello Spirito; un’età nella quale “sarà l’amore che regnerà sovrano fra tutte le creature e tutti gli uomini celebreranno già qui, in terra, il paradiso. Tutti tenderanno alla povertà, all’umiltà, all’amore infinito” (3).

Secondo Gioacchino, nell’età dello Spirito sfolgorerà il meriggio” e si “conoscerà la pinguedine dell’estate” (4).

Il cielo che fa da sfondo agli Angeli primo amore è di un giallo particolarmente sfolgorante e suggerisce l’idea di un meriggio estivo.

Alcune antiche tradizioni  ritenevano che le nozze tra il sole e la luna avvenissero nel giorno del solstizio d’estate.

Lorenzo Licini

 

 

(1) Richiamo, sul punto, il mio studio intitolato Il cielo nel lago  pubblicato tra le notizie del sito osvaldolicini.it il 29 febbraio 2020.

(2) Si veda anche, sull’argomento, il mio studio intitolato Il “Fiore” fantastico di Licini pubblicato il 31 luglio 2021 tra le notizie del sito osvaldolicini.it.

(3) Queste parole tra virgolette riguardanti Gioacchino da Fiore sono di Franco Ciliberti (si veda Franco Ciliberti, Storia degli ideali, a cura di Elena Di Raddo, Archivio Cattaneo, Cernobbio – CO, 2003, pag. 117).

(4) Ernesto Buonaiuti, Gioacchino da Fiore, I tempi, la vita, il messaggio, introduzione di Giovanni Santambrogio, La Vita Felice, Milano, marzo 2017, pagg. 281 e 282.